giovedì 14 novembre 2013

Collezione De Benedettis: La reliquia di padre Constant De Pedrosa.




la reliquia

La collezione del professor Icaro De Benedettis cresce ogni giorno sempre di più: ecco che oggi vi presentiamo un pezzo proveniente direttamente da Santa Cruz. Quando il professore si trovava in America, qualche decennio fa, fu contattato da uno dei suoi collaboratori presso quello che restava di una vecchia missione religiosa a pochi chilometri da Santa Cruz. Quello che trovarono si trova in una delle pagine del suo meraviglioso diario di viaggio. Ecco di seguito alcune foto e la descrizione della reliquia.




la reliquia aperta.


Constant de Pedrosa, era un padre missionario impegnato a Santa Cruz durante le rivolte del 1923.
In quel periodo sempre più civili arrivavano alla sua missione da ogni paese e città vicina; arrivavano feriti, malati e bisognosi di cibo o di un letto su cui riposare. La missione però era pensata per un numero limitato di persone e le scorte di cibo e di medicinali finirono prima di quello che Constant immaginava. A pochi chilometri dalla missione c’erano magazzini di medicinali, e hangar con tonnellate di cibo….ma erano ben chiusi a chiave. Abbandonati….ma sigillati. Vani furono i tentativi di forzare le serrature. Fu così che padre Constant partì per un lungo viaggio in solitaria alla ricerca di aiuti, vagò sulla costa per giorni senza incontrare nessuno.
Poi una notte uno straniero comparve davanti a lui. Una strana aurea lo circondava e vedendo Padre Constant allo stremo delle forze….gli fece un dono: un mazzo di vecchie chiavi. Padre Constant non capì sul momento…poi lo straniero si rivolse a lui dicendo: “queste chiavi sono in grado di aprire ogni serratura, a patto che la ragione sia nobile e la fede salda…Quando sarà il momento le chiavi ti metteranno alla prova…non osare quello che ad un uomo non è consentito”….poi lo straniero scomparve.
Di ritorno alla missione Padre Constant aprì senza difficoltà gli hangar ed i magazzini. Riuscì a curare centinaia di malati e ad accogliere altrettanti feriti. Alla fine delle rivolte, una notte di agosto, lo straniero che gli aveva consegnato le chiavi si presentò nei suoi alloggi. Grande fu lo stupore quando Constant si accorse di non essere nel suo letto, ma bensì difronte ad grande cancello tra le cui sbarre filtrava una luce azzurrognola. “Sono venuto per riprendere le chiavi” disse… “ora la scelta è tua…puoi rendermele…oppure aprire quel cancello oltre il quale ci sono ricchezze indicibili e la pace eterna”. Padre Constant dopo un attimo di esitazione inserì la chiave nella toppa del cancello ma non riuscì ad aprirlo. Una luce intensa ed un forte calore iniziarono a sprigionarsi dalla chiave, fino ad illuminare la stanza e l’intera abitazione. Alcuni fedeli videro questo fenomeno dall’esterno e, una volta sfondata la porta per soccorrere padre Constant…lo trovarono accasciato ai piedi del letto privo di vita. La mano in cui teneva ancora le sue chiavi era completamente carbonizzata.
Quando un mio contatto a Santa Cruz seppe che stavo passando da quelle parti nel 1986, mi invitò nei pressi di quello che restava della missione dove, dentro un piccolo trittico di legno, era conservata la mano mummificata di Padre Constant de Pedrosa con le chiavi che, da quel giorno, non aprirono più niente.

la mano mummificata e le chiavi di Constant de Pedrosa


 

quello che restava della missione.