giovedì 18 novembre 2010
La Vita è Bella, per una Tigre nella Neve....
Ieri sera mi è capitato di rivedere il film "La vita è bella".....c'è poco da aggiungere a quell oche già è stato detto....è un capolavoro. Punto e basta. Non c'è un passaggio, una battuta o una scelta registica che sia banale...e tutto finisce per incatenarsi a meraviglia. L'arte di Roberto Benigni e la sua bravura nel lasciarti per tutta la durata delal pellicola su quel limbo indefinito...in cui non sai se ridere o se piangere....qui è elevata alla massima potenza. C'è anche un altro suo lavoro però che, secondo me, è stato forse sottovalutato. Parlo dell'ultimo film del regista toscano: LA tigre e la Neve. Questa pellicola sposta l oscenario ai giorni nostri...ma il tema della guerra torna anche stavolta. E anche stavolta ritroviamo il limbo, i voli pindarici della fantasia e le situazioni al limite del surreale senza mai scadere nel banale. Doveva meritare di più. Se ne è parlato troppo poco.
Ed ora in attesa del prossimo titolo partorito dalla famiglia Benigni...non ci resta che aspettare la risposta dell'enigma: "grasso grasso, brutto brutto, tutto giallo in verità, se mi chiedi chi sono ti rispondo "qua qua qua" , camminando faccio po po... chi son io? dimmelo un po'..."
E.... no. non è l'ornitorinco.
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1 commento:
Sarà anche un capolavoro, però una csuccia che non quadra c'è. Alla fine del film, le truppe che liberano i prigionieri di Auschwitz sono AMERICANE. Peccato, perchè nella realtà, gli americani ad Auschwitz non ci arrivarono nemmeno vicini: il campo fu liberato dall'ARMATA ROSSA. Il che, mi permetto di dire, mi mostra il "capolavoro" sotto tutta un'altra luce.
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